Seminario con Ugo Peruch ( Direttore Servizio Agricolo MUTTI s.p.a.)
Su richiesta dei volontari del gruppo Parchi del Ducato, il 12/02/2018 è stato organizzato un incontro con il Dott. Agronomo Ugo Peruch – Direttore Servizio Agricolo Mutti s.p.a., presso la sede del Parco del Taro a Collecchio (PR).
I volontari, sapendo che l’agricoltura è il settore che maggiormente utilizza l’acqua, si chiedevano se e come questo settore stia attuando delle strategie per il risparmio idrico.
Il miglior interlocutore è chi opera nel settore, per questo la scelta è ricaduta su Mutti s.p.a, azienda con sede a Parma, che ha portato avanti un progetto per la riduzione dell’impronta idrica nato da una collaborazione con WWF e con la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC).
Dall’intervento di Peruch si comprende come l’azienda Mutti, sia consapevole del valore delle esternalità positive dell’ambiente di coltivazione e di trasformazione, nonché dell’importanza della tutela delle risorse naturali. Con il supporto delle Organizzazioni dei Produttori di pomodoro AINPO, ASIPO e PEMPACORER, che rappresentano due terzi del volume di approvvigionamento del pomodoro di Mutti, è stata calcolata l’impronta idrica dal 2010 al 2016 lungo tutta la filiera, dalla coltivazione dei pomodori alla trasformazione in prodotto finito ed è stato fissato un obiettivo di riduzione per l’intera filiera Mutti del 3%, entro il 2015, rispetto al dato 2010.
Mutti è stata tra le prime aziende a seguire questo approccio ed ha concretizzando obiettivi di riduzione dell’impronta idrica superiori agli obiettivi prefissati (-4,6% rispetto al 2010), attraverso misure per migliorare efficienza ed efficacia nell’irrigazione del pomodoro. L’analisi condotta ha infatti evidenziato come l’impronta idrica per la realizzazione dei prodotti finiti come polpa, passata e concentrato sia fortemente influenzata dalle pratiche agricole adottate durante la fase di coltivazione.
Conclude Peruch che Mutti si è dunque impegnata non solo a ridurre i consumi idrici diretti riferiti alla lavorazione del prodotto in stabilimento, ma ha scelto di lavorare anche sulla riduzione degli impatti indiretti, attraverso investimenti in tecnologie e attività formative e di divulgazione destinate ai propri conferenti.
Partecipazione venerdì 2 febbraio 2018 presso il complesso Oxy.gen Zambon (Bresso) al seminario dedicato all’organizzazione del BioBlitz 2018 in Lombardia. Tra i relatori, esperti di citizen science e ricercatori, i quali hanno presentato i propri progetti per discutere la fattibilità degli stessi all’interno delle varie iniziative di BioBlitz 2018. All’evento erano presenti anche i principali referenti dei parchi lombardi.
Partendo dal concetto di citizen science, dettagliatamente analizzato da Andrea Sforzi (del Museo di Storia Naturale della Maremma), si è giunti a parlare di come la citizen science, intesa come coinvolgimento di non professionisti e scienziati in una ricerca collaborativa volta a generare nuova conoscenza basata su evidenze scientifiche, sia un importante strumento di monitoraggio e catalogazione di specie faunistiche e floristiche (interventi di Eugenio Gervasini e Alessandro Oggioni).
Sono stati inoltre illustrati alcuni progetti di citizen science proponibili per il BioBlitz 2018. Rilevanti a riguardo gli interventi di Bruna Gumiero, docente all’Università di Bologna – CIFLA, che ha proposto un progetto di citizen science sulle acque dolci, e quello di Fiorenza Spotti con Cristina Castracani, etologhe ricercatrici dell’Università di Parma, che stanno portando avanti un progetto di ricerca sulle formiche che vivono in ambienti antropizzati.
Nel pomeriggio si è discusso sulla fattibilità di questi progetti all’interno del BioBlitz. Il fine è quello di migliorare i risultati rispetto al BioBlitz 2017, di cui si sono comunque discusse criticità e punti di forza, grazie anche al report stilato da Francesco Cecere e ai risultati dei questionari somministrati ai cittadini partecipanti da Scienzacollaborativa. Si è discusso inoltre sugli strumenti promozionali dell’iniziativa e sul bando che verrà prossimamente pubblicato da Regione Lombardia.